10 regole da seguire per migliorare la protezione della privacy anche durante le vacanze, momento in cui gli utenti sono più distratti.

 

Durante le vacanze estive, una delle abitudini ormai consolidate è quella di condividere sui vari canali social foto e aggiornamenti dalla località che si sta visitando, così da mostrarla a tutti i propri contatti. Sebbene possano sembrare semplici condivisioni senza troppo peso, le pubblicazioni fatte in viaggio possono esporre fortemente la privacy e le informazioni che non tutti vorrebbero fossero note. Per questo motivo, il Garante della privacy ha rilasciato una guida in 10 punti su come comportarsi per evitare che quello che viene condiviso  dai turisti sui canali social abbia ripercussioni sulla loro vita reale.

La guida comprende indicazioni relative al comportamento da seguire per non esporre troppo le proprie informazioni, ma anche alle impostazioni teniche di app e dispositivi, così come agli elementi ai quali fare attenzione durante la navigazione. I 10 consigli sono:

 

Attenzione a selfie e video

Il materiale fotografico è quello maggiormente condiviso ed è anche quello che più di tutti può rappresentare un problema per la privacy, dato che immagini imbarazzanti e coinvolgimento di persone non consenzienti possono compromettere la propria reputazione. È quindi consigliabile condividere solo materiale adeguato e inserire tag con nomi e cognomi solo quando si ha il consenso esplciito dei diretti interessati.

 

Limitare la geolocalizzazione

Comunicare costantemente agli altri la propria posizione può portare ad una violazione indiretta della privacy. Per evitare di far sapere sempre dove ci si trova durante le vacanze, l’ideale è disattivare le impostazioni relative alla geolocalizzazione, sia sui vari dispositivi, che sui canali social ai quali si accede.

 

Troppe informazioni aiutano i ladri

Sempre a proposito di geolocalizzazione: le pubblicazioni geolocalizzate attraverso le quali rendiamo noto che ci troviamo in vacanza sono una risorsa per i malintenzionati che controllano tramite i canali social quali sono le abitazioni vuote e i cui proprietari sono in viaggio. Lo stesso vale per i post dove si indica la posizione di beni importanti, come l’auto. Per limitare il rischio, si consiglia di bloccare la funzione di geolocalizzazione, oppure limitare la visibilità di tali informazioni solo agli amici (assicurandosi di non avere tra le proprie cerchie di contatti persone sconosciute o sospette).

 

Controllare offerte e pagamenti on-line

Tanti utenti ricevono o cercano sullo smartphone offerte relative a viaggi e alloggi: se tali promozioni non vengono da fonti certificate e sicure, si corre il rischio di imbattersi in casi di phishing e furto di dati. Attenzione perciò alle procedure di registrazione sospette, dove vengono richiesti dettagli molto personali (dati bancari, ecc.). Lo stesso vale per i pagamenti di voli, hotel e altri servizi, visto che numerose transazioni avvengono da mobile e possono essere campo fertile per vari tipi di truffe, le quali vengono portate a segno tramite finti link e moduli simili a quelli delle istituzioni più note.

 

Evitare le app sospette

Le app rappresentano uno svago per i momenti di relax, ma anche uno strumento utile per chi è in vacanza e cerca indicazioni su posti e attività del luogo in cui si trova. Gli store offrono numerose opzioni per queste due tipologie di app e bisogna prestare attenzione a quelle malevole, ossia contenenti malware e virus. Per evitare di imbattersi in queste minacce bisogna assicurarsi di scaricare sempre dagli store ufficiali (che spesso hanno una policy restrittiva sul controllo delle applicazioni) e controllare i dettagli che potrebbero tradire anomalie, come eventuali errori nelle descrizioni o permessi di dubbia natura.

 

Non connettersi senza prima controllare

Parecchie località turistiche offrono reti Wi-Fi gratuiti, alle quali gli utenti si collegano direttamente. In questi casi bisogna fare attenzione al livello di protezione offerto, dal momento che potrebbero essere oggetto di intrusioni da parte di cyberciminali alla ricerca di dati personali, oppure potrebbe trattarsi di rete infette in grado di mettere a rischio i dispositivi collegati esponendoli a virus e sistemi dannosi. Se non si è sicuri della qualità della rete o si hanno dei dubbi sulla sua provenienza, meglio evitare di ricorrere a servizi che richiedono l’inserimento di dati personali o di credenziali d’acquisto.

 

Dotarsi di sistemi di sicurezza

Installare software anti-virus e anti-spam aggiornati e certificati è il modo migliore per schermare il proprio dispositivo contro il furto dei dati e gli attacchi di vari tipi. Anche assicurarsi che il sistema operativo sia aggiornato all’ultima versione è una precauzione in più.

 

Ricorrere a codici IMEI e backup

Uno degli imprevisti che possono capitare durante la vacanza è smarrire il proprio smartphone o tablet, mettendo a rischio i dati in esso contenuti. Una misura efficace per impedire che essi cadano in mano ad altri è quello di impostare un codice difficilmente decriptabile e utilizzare il codice IMEI per il blocco a distanza del dispositivo. Anche modificare le impostazioni di browser e app affinché non registrino dati d’accesso e di pagamento aiuta a fare in modo che altre persone, una volta venute in possesso del nostro dispositivo, possano sfruttarne i contenuti.

Per proteggere e salvaguardare i dati, invece, il backup rimane la scelta migliore: trasferire tutte le informazioni sensibili e non contenute sul dispositivo all’interno di un supporto di memoria o su un cloud (ovviamente protetto) è una garanzia in caso di smarrimento e può essere una risorsa anche in ottica di protezione, visto che, così facendo, si ha la possibilità di svuotare la memoria, rendendola inutile per chi dovesse trafugare o trovare il dispositivo.

 

Non farsi ingannare da sms e mail sospetti

Lo scambio di messaggi e mail diventa più fitto in estate, con le aziende che inviano spesso newsletter e comunicati per varie promozioni. Attenzione quindi alla fonte dalla quale riceviamo tali comunicazioni, specialmente se esse richiedono il download di allegati o l’interazione con un link. Accertarsi che il mittente sia affidabile e che il contenuto non contenga elementi dannosi è il primo passo per prevenire attacchi al dispositivo.

 

La consapevolezza è la miglior difesa

Come ultimo avviso, il Garante raccomanda a tutti gli utenti di utilizzare le risorse tecnologiche in manieea attenta e consapevole, cercando di capire, secondo il buon senso, quali sono le minacce più immediate che si riscontrano durante la navigazione ed evitando di esporre in modo sconsiderato le proprie informazioni personali.