Le ricerche lo dimostrano: nel testa a testa tra Google e Facebook, è proprio Big G a vincere la battaglia del traffico referral sui siti degli editori.

 

Per aumentare il traffico verso i loro siti web, i publisher utilizzano le strategie progettate da tutte quelle piattaforme sulle quali si concentra maggiormente la loro potenziale utenza. Facebook e Google, in particolare, diventano quindi lo strumento privilegiato dagli editori, che si sfidano sul terreno del traffico referral.

C’è stato un periodo in cui Google vinceva a mani basse su Facebook; poi il social di Menlo Park ha avuto la meglio sul famoso motore di ricerca, ma oggi le cose sembrano essere tornate a favore di Big G. Proprio nel corso di questo anno Google è diventato la maggiore fonte di external page view per gli editori, stando al report di Parse.ly, in cui sono presenti dati raccolti su 2500 editori tra cui WSJ, Time, Mashable e Huffington Post.

 

Traffico referral: un confronto tra Facebook e Google

Il dato più tangibile si ha se si comparano le percentuali di traffico apportate ai siti web degli editori da sistemi come l’AMP di Google e gli Instant Articles di Facebook, entrambi votati a rendere l’esperienza di navigazione da mobile quanto più veloce e snella possibile.

A gennaio 2017 Facebook provvedeva al 40% del traffico esterno diretto ai siti degli editori, ma poi a metà anno è sceso al 26%, segnando un -25% rispetto allo scorso anno. Dall’altra parte, Google ha iniziato l’anno in maniera meno brillante, ma l’ha concluso riportando una crescita del 17% rispetto al 2016.

 

Google Facebook traffico referral

 

 

I motivi del calo di Facebook

La causa più plausibile del graduale calo della percentuale di traffico recata da Facebook ai siti degli editori, potrebbe essere riscontrata nei continui aggiornamenti dell’algoritmo del News Feed, che ha evidentemente degli effetti negativi sugli editori.

Nell’ultimo anno, gli Instant Articles di Facebook hanno perso importanza, mentre le AMP di Google hanno acquisito una considerazione sempre maggiore. Inoltre, il social network predilige i contenuti caricati direttamente sulla piattaforma ai link esterni: altro motivo per cui il traffico proveniente da questo canale ha subìto una battuta d’arresto notevole.