Dopo le polemiche di qualche giorno fa, il social ha deciso di levare la spunta “account verificato” ad alcuni utenti, rei di promuovere odio su Twitter.

 

Twitter ha cominciato a rimuovere la spunta blu dei profili verificati di alcuni account di esponenti dell’estrema destra e del suprematismo bianco degli Stati Uniti. La piattaforma di mircroblogging ha risposto così alle dure critiche ricevute giorni fa sulla concessione della spunta blu a personaggi legati ai movimenti estremisti americani.

 

La rimozione della spunta blu, messa in atto in queste ultime ore da Twitter, è infatti arrivata al termine di una polemica che aveva coinvolto l’intero sistema di conferimento del bollino, da tanti interpretato come un indicatore di importanza e autorevolezza. Sul social i responsabili del servizio si sono subito giustificati sostenendo come questa non fosse l’intenzione del badge blu, riconoscendo però al tempo stesso di aver “donato ai profili verificati un rilievo visivo sul servizio che ha rafforzato questa percezione“.

 

In un primo momento la spunta blu era stata introdotta solamente per indicare l’autenticità dei profili di celebrità, vip e personaggi famosi, inclusi giornalisti ed esponenti istituzionali. La svolta è poi avvenuta nel luglio 2016, quando il sistema è stato ampliato, permettendo a chiunque di richiedere la certificazione del profilo.

 

Ora, con la nuova policy di Twitter, sarà sempre previsto un programma di autenticazione, ma a questo verrà affiancata la rimozione della spunta blu dai profili degli utenti il cui comportamento non dovesse rientrare nelle nuove linee guida. Nello specifico perderanno la spunta blu coloro che, da regolamento, promuoveranno violenza contro una persona o attaccheranno direttamente o minacceranno “altre persone in base a razza, etnia, origine nazionale, orientamento sessuale, sesso, identità sessuale, religione, età, disabilità o malattia“.