Il CentCom, il comando USA che contrasta l’azione dello Stato Islamico in Siria e Iraq, è stato vittima di un attacco hacker dell’Isis.

 

Dopo le recenti vicende accadute in Francia il mondo è ancora più in allarme. Un gruppo di hacker sostenitori dello Stato Islamico (Isis) ha compiuto un attacco informatico verso l’account Twitter del CentCom, che fa capo al Pentagono e si occupa della regione che comprende i territori dall’Egitto al Kazakistan.

 

L’attacco si è concretizzato con la pubblicazione di messaggi lanciati dall’account ufficiale @CentCom, con cui di solito si informa su attacchi aerei condotti in Siria e Iraq contro l’Isis.
L’account è stato temporaneamente sospeso e da alcune ore è di nuovo attivo. Oltre a lanciare messaggi equivoci per il Pentagono, gli hacker si sono divertiti a cambiare immagine profilo e immagine di copertina:
attacco hacker pentagono

Tra i messaggi che si poteva leggere online, c’erano tweet del tipo:
“Soldati americani, stiamo arrivando, guardatevi le spalle. Isis”
“Non ci fermeremo! Vi conosciamo e conosciamo le vostre mogli e i vostri bambini. Soldati americani, vi teniamo d’occhio!”
Non ci sarà pietà per voi, infedeli. L’Isis è già qui, siamo nei vostri pc, in ogni base militare”

 

Gli hacker hanno affermato di essere entrati nel sistema informatico del Pentagono e di essere pronti a pubblicare documenti top secret del ministero della difesa, inclusi quelli sugli armamenti nucleari.
I documenti diffusi via Twitter durante l’attacco contenevano informazioni sui piani Usa per la Cina e la Corea del Nord, oltre che alcuni elenchi militari statunitensi.
Uno dei comunicati diffusi dall’Isis durante l’attacco sostiene:“Mentre gli Usa e i loro satelliti uccidono i nostri fratelli in Siria, Iraq e Afghanistan, noi entriamo nei vostri network e violiamo i vostri sistemi informatici per conoscere tutto di voi. Infedeli, non avrete la grazia. L’Isis è già qui, nei vostri pc e nelle vostre basi militari. Con il permesso di Allah ora siamo dentro al CentCom. E non ci fermeremo”.

 

La “cyberjihad” condotta dal cyber-califfato è andata avanti anche sull’account YouTybe del CentCom, dove sono andati online due video di propaganda a favore dello stato islamico.