Sul web si cercano informazioni, si fanno acquisti, si sbrigano pratiche.

Così decolla l’economia della disintermediazione digitale, che ha aumentato il potere individuale degli utenti.

 

È quanto emerge dal 12° Rapporto Censis-Ucsi sulla comunicazione, che fa il bilancio della grande trasformazione dei media nell’ultimo decennio.

Gli utenti di Internet mostrano un trend ancora positivo arrivando al 71% della popolazione italiana.

 

I social network continuano la loro grande diffusione. Il 50% dell’intera popolazione è iscritto a Facebook (il 77% dei giovani under30), YouTube raggiunge il 42% di utenti (il 72% tra gli under30) e il 10% degli italiani usa Twitter.

Merito anche del fatto che oltre la metà degli italiani usa uno smartphone (+13% vs 2013) e i tablet hanno praticamente raddoppiato la loro diffusione nel giro di un biennio. Oggi il 27% degli italiani possiede un tablet.

 

Ma cosa sta accadendo sui media?

Dal Rapporto Censis-Ucsi emerge un modo diverso di fruire l’informazione con un crescente primato per l’informazione personalizzata.

 

Non si inverte, infatti, il ciclo negativo per la carta stampata, mentre sono in crescita i contatti dei quotidiani online (+3%) e degli altri portali web di informazione (+5%). Per la tv, sebbene i telespettatori della generalista corrispondano alla totalità della popolazione, si rafforzano le nuove tv: la web tv è arrivata ad un’utenza del 24% e la mobile tv al 12% (+5%).

 

Se diamo uno sguardo alle fonti di informazione usate dagli italiani, ai primi cinque posti troviamo: i telegiornali (76%), i giornali radio (52%), i motori di ricerca su Internet come Google (51%), le tv all news (51%) e Facebook (44%).

Le tv all news registrano un aumento record (+35%), così come Facebook e le app per smatphone (+17%).

 

Ovviamente tra i più giovani la gerarchia delle fonti informative cambia: al primo posto si colloca Facebook con un 71%, al secondo posto Google (69%) e solo al terzo posto compaiono i telegiornali (68%). YouTube non è a grande distanza (54%), comunque prima dei giornali radio (49%) e delle app per smartphone (47%).

 

Quali informazioni vengono ricercate su Internet?

Al di là della funzione pratica maggiormente sfruttata, ovvero la ricerca di strade e località (60%), il 56% degli utenti ricerca informazioni su aziende, prodotti, servizi. Segue l’home banking (46%) e l’ascolto della musica (44% vs 70% tra gli under30).

 

Non a caso fa acquisti sul web ormai il 43,5% degli utenti di internet, ovvero 15 milioni di italiani.

 

Con un grande vantaggio!

Usare internet per informarsi, acquistare prodotti e servizi, prenotare viaggi e vacanze, guardare film o seguire partite di calcio, svolgere operazioni bancarie o entrare in contatto con le amministrazioni pubbliche, significa evitare l’intermediazione di altri soggetti. Ovvero spendere meno soldi o anche solo sprecare meno tempo.
In ogni caso, guadagnare qualcosa!