Per 8 milioni di italiani l’esperienza di mobile shopping è una delle chiavi per l’acquisto finale, sia in loco che tramite e-commerce.

 

La navigazione e la ricerca attraverso dispositivi mobili sta prendendo sempre più piede, con effetti che vanno ben oltre la maggiore visibilità dei prodotti: la consultazione da mobile crea momenti decisionali importanti per l’utente, duranti i quali esso viene portato all’acquisto dalla capacità di convinzione del materiale che sta vedendo. In Italia questo vale per 8 milioni di consumatori, come mostra una ricerca svolta da Doxa e commissionata da Google e Pitti in occasione di Modae Connection, il workshop dedicato alle imprese del settore della moda per comprendere le potenzialità del passaggio al digitale.

 

La ricerca mostra come l’Italia sia un terreno molto fertile per l’espansione del mobile shopping, dal momento che circa il 50% della popolazione è connesso, con una media di accessi che si aggira intorno alle 150 giornaliere e, per quanto riguarda i prodotti retail, oltre il 50% di ricerche da dispositivi mobili. A conferma del trend ci sono i dati inerenti a YouTube: dei 21,5 milioni di utenti italiani, circa la metà accede da mobile, mentre il 56% ritiene che i contenuti presenti su questo canale siano migliori di quelli veicolati dalla televisione, fatto probabilmente legato alla maggiore libertà concessa dalla piattaforma, attraverso la quale è possibile produrre materiale più utile e coinvolgente, oltre che meno invasivo.

 

Mobile shopping e Made in Italy

 

Come influisce nello specifico il mobile shopping sul percorso d’acquisto di chi cerca articoli di moda, soprattutto in Italia? I dati indicano che il 68% degli utenti effettua una ricerca su Google durante la fase di valutazione dell’acquisto, mentre circa 3/4, prima di procedere con un acquisto online o nel punto vendita fisico,  si affidano alle informazioni presenti in Rete. Il trend diventa ancora più eloquente quando si prende in considerazione la fascia di utenti più facoltosi: chi dispone di maggiori possibilità economiche ha un 74% di probabilità in più di effettuare direttamente l’acquisto dal dispositivo.
A questi numeri si aggiunge l’importanza del termine Made in Italy, che tra il 2011 e il 2014 ha registrato un aumento del 22% per quel che riguarda le ricerche, fattore che le aziende devono sapere interpretare quando si tratta di proporre le informazioni dei propri prodotti agli utenti che si affidano al motore di ricerca per decidere se concludere o meno l’acquisto.

 

Il quadro complessivo vede quindi una crescita esponenziale delle ricerche da mobile e indica come i marchi debbano iniziare a cavalcare questo aspetto attraverso una maggiore presenza digitale e un’ottimizzazione delle strategie di marketing, specialmente quelle nell’ambito mobile, e dei portali e-commerce: esperienza dell’utente, qualità delle informazioni e comprensione delle query di ricerca sono i punti fondamentali per poter sfruttare appieno le potenzialità offerte dalla Rete.