App Advertising: una guida alle tipologie più diffuse
Come realizzare annunci coinvolgenti in un’applicazione per mobile? Ecco qualche dritta sull’App Advertising.
Per posizionarsi correttamente sul web e nel mercato di riferimento, oggi è molto importante valutare con estrema attenzione le diverse tipologie di advertising, soprattutto se dobbiamo realizzare inserzioni per il mondo delle app. L’evoluzione dell’App Advertising va, ovviamente, di pari passo con l’incremento tecnologico degli smartphone moderni e con l’ampliamento di banda delle compagnie telefoniche, ma non dimentichiamo che uno dei fattori del successo nell’adv è la creatività!
App Advertising: tipologie di promozione del prodotto
Vediamo qualche tipologia di App Advertising, da quelle interne delle applicazioni al Cross Advertising: dalle app ai nuovi sistemi di adv.
1. Banner in App
I Banner in App vengono collocati nella parte più alta o più bassa dell’Applicazione. Sono di gran lunga la tipologia di advertising più diffusa, ma proprio questa loro onnipresenza ha reso l’utente piuttosto insensibile al “consiglio per l’acquisto”. I banner non hanno più molta efficacia, non riuscendo a catturare del tutto l’attenzione del visitatore.
2. Fullscreen Ads
Si tratta delle cosiddette interstitial ads. Questo tipo di pubblicità prevede l’utilizzo di un breve video, che può variare dai 5 ai 30 secondi. Il video parte autonomamente, occupando l’intero schermo del dispositivo utilizzato. Questa variante di App Advertising si usa solitamente nel mondo del gaming, come intervallo tra un livello e il successivo. Gli annunci fullscreen equivalgono alle pubblicità in tv: l’utente non è costretto a “tollerare” lo spot e può saltarlo (o cambiare canale).
3. Reward Ads
Si tratta di semplici pop-up che appaiono in seguito al raggiungimento di un risultato, come il superamento del livello di un gioco o la partecipazione ad un evento. Questo tipo di pubblicità è pensato per offrire uno sconto o un’opportunità d’acquisto fortemente personalizzata.
4. Adv nelle notifiche
Sebbene questa variante di App Advertising possa essere definita un classico, non risulta molto apprezzata né dagli utenti né dai produttori di smartphone. Per i primi l’alert delle notifiche dell’adv può risultare fastidioso; per i secondi l’adv nelle notifiche rappresenta la possibilità di inserire nel dispositivo dei veri e propri trojan, codici malevoli che potrebbero determinare dei malfunzionamenti del sistema.
5. Data Collection
Una nuova tipologia di App Advertising è in fase di sviluppo: si tratta della raccolta dati. L’App raccoglie dati sull’utente (come ad esempio la posizione), che vengono poi trasmessi ad agenzie ed aziende. Questo tipo di adv non altera l’esperienza dell’utente nell’app ed impatta ben poco sulle prestazioni e sui servizi dell’applicazione. Il Data Collection è molto utilizzato nei mercati statunitensi, ma è in fase di test in Europa.
6. Trasformazioni in App
Una tendenza degli ultimi anni è la collaborazione tra gli sviluppatori di app ed i mobile advertiser: sono molte le aziende che hanno deciso di cooperare allo sviluppo di adv fuori dagli standard odierni, sfruttando a 360° la creatività di developers e strategist. Microsoft è stata certamente una tra le prime aziende a cimentarsi con un’integrazione globale con l’app ospite, importando ad esempio all’interno delle app la piattaforma Windows Cloud.
App Advertising: in che direzione muoversi?
Dall’elenco delle varie tipologie di App Advertising che abbiamo analizzato poco fa, risultano chiari due punti fondamentali, che confermano la direzione in cui muoversi in questo settore pubblicitario:
- Ospitare ed offrire adv in app che non modifichino la natura dell’app ospite;
- Far sì che l’utente non si senta invaso dalla pubblicità e che non sia preso d’assalto da banner, annunci o notifiche eccessive.