Come per ogni attività online, anche l’Emil Marketing, per essere migliorato, ha bisogno delle metriche giuste.

Non c’è dubbio che l’Email Marketing sia uno degli strumenti più efficaci a disposizione delle aziende; tuttavia, spesso ci si dimentica che il suo potenziale va ben oltre i tassi di apertura e quelli di disiscrizione.

Dietro ai numeri, infatti, si nascondono diverse possibilità di migliorare, basta capire quali sono i dati giusti da monitorare e, soprattutto, come monitorarli. Vediamo 7 metriche fondamentali, a cosa servono e come valutarle.

Tasso di apertura

La metrica base, quella che ci dice quanti dei contatti nelle nostre liste hanno aperto la mail. Nonostante mostri un dato fondamentale, questo elemento non riporta appieno l’impatto di una campagna. Quindi come sfruttarlo al meglio? Utilizzandolo come strumento di paragone tra le varie liste o le varie campagne, così da capire quale sia stata la più performante e perché.

Per capire se il nostro tasso di apertura è buono, è necessario fare un paragone con i dati relativi al nostro settore oppure a quelli legati alle campagne più performanti.

CTR (Click Trough Rate)

Il CTR è il rapporto tra il numero di mail consegnate e quello di volte in cui un link è stato aperto e ci aiuta a capire maggiormente l’impatto della campagna: grazie a questa metrica, infatti, possiamo stabilire che livello di coinvolgimento le nostre mail hanno generato e in che misura hanno contribuito a portare visite sul sito.

Generalmente, un CTR accettabile si aggira dal 2 al 6%, ma le variabili sono parecchie. Come nel caso del tasso di apertura, il confronto e il benchmarking sono fondamentali per dare una valutazione.

Bounce rate

Questa metrica viene calcolata facendo il rapporto tra il numero di volte in cui una mail viene respinta e il numero di invii. Se il tasso è molto alto, vuol dire che possono esserci problemi tecnici nell’invio, che le nostre liste di indirizzi non sono curate o che l’azienda gode di una scarsa reputazione.

Il tasso di rimbalzo non è mai fisso, quindi, quando notiamo un’impennata, è bene verificare quale può essere la causa.

Tasso di disiscrizione

Vale a dire il rapporto tra il numero di disiscrizioni e quello di mail inviate. Se il tasso si alza, significa che non stiamo facendo la cosa giusta, magari non stiamo fornendo ai nostri contatti dei contenuti interessanti oppure siamo troppo asfissianti.

Cosa fare allora? Proviamo con un sondaggio per capire i motivi. Le voci dell’indagine possono essere:

  • Non fa per me
  • Non ho dato il mio consenso
  • Ricevo troppe mail
  • Il contenuto non è rilevante

Tasso di lamentele

Rileva la quantità di persone che contrassegnano le nostre mail come spam. Se la percentuale sale, allora c’è un problema con i nostri contenuti o con la frequenza di invio.

Tasso di conversione

Una delle metriche più importanti. La si ottiene dividendo il numero di azioni compiute dagli utenti per il numero di mail consegnate. Chiaramente, questo ci aiuta ad avere un’idea molto più precisa riguardo l’impatto della nostra campagna sulle conversioni.

In questo caso non esiste un tasso ideale, visto che ogni sito avrà le sue logiche di conversione. Tuttavia, possiamo valutare il ritorno che le nostre azioni stanno generando e, con esso, stabilire se lo sforzo fatto è sufficiente o se c’è bisogno di migliorie.

Tasso di iscrizioni

Il tasso di iscrizioni ci dice quanti visitatori si iscrivono al nostro servizio di newsletter, dividendo il numero delle iscrizioni per quello delle visite. Monitorare questa metrica è importante perché permette di capire se la strategia che stiamo utilizzando per raccogliere nuovi contatti sta avendo successo.

Un basso tasso di iscrizioni può farci capire se la nostra landing page o il nostro form hanno bisogno di una modifica e di essere resi più convincenti.

Monitorando e analizzando questi parametri, è possibile capire in quale direzione muoversi per rendere le proprie campagne DEM e tutti gli strumenti ad esse legati più efficienti e, di conseguenza, migliorare il ritorno sull’investimento.

Se ancora non avete sfruttato questa risorsa o se volete migliorare i vostri risultati, provate il nostro servizio di Email Marketing.