Secondo i dati della ricerca di Compuware, oltre i due terzi delle imprese non sono conformi al nuovo regolamento UE sulla privacy (GDPR).

 

Stando ai risultati della ricerca, sono ancora (troppo) poche le aziende che si sono adeguate al nuovo regolamento europeo sulla privacy. E questo nonostante il rischio di sanzioni per errato utilizzo e controllo dei dati personali. Addirittura il 55% imprese europee (e l’80% di quelle italiane, in particolare) dichiarano di essere a conoscenza delle nuove regole e di quanto comportino nell’ambito della gestione delle informazioni sensibili.

 

 

Privacy: le principali mancanze

 

Sulla base delle rilevazioni della survey Compuware, siamo ancora molto lontani da una consapevole e piena compilance. Praticamente più dei due terzi delle imprese europee non sono conformi al nuovo regolamento della privacy. Nello specifico:

  • Solo il 52% sarebbe in grado di rimuovere tutti i dati in maniera efficiente nel caso venga richiesto il diritto individuale all’oblio (80% in Italia)
  • Il 58% delle aziende italiane mette a rischio la privacy dei propri clienti non mascherando i loro dati durante gli eventuali test
  • Quasi tutte le imprese italiane (ben il 96%, 86% in Europa) utilizzano i dati reali dei clienti per i test delle applicazioni nel corso dello sviluppo del software; ma solo il 32% di queste chiede un esplicito consenso al cliente stesso, non rispettando quindi una parte importante della normativa europea
  • Addirittura il 64% delle aziende italiane non ha ancora adottato un piano completo per poter rispondere alle richieste contenute nella nuova normativa, pur essendo consapevoli di incorrere in sanzioni

 

 

Gli ostacoli maggiori all’adeguamento

 

Le imprese sono anche state interrogate su quali siano, secondo loro, gli ostacoli maggiori che trovano (o hanno trovato) nel doversi adeguare al nuovo regolamento:

  • La crescente complessità dei servizi IT
  • La raccolta di un numero sempre maggiore di dati
  • L’Outsourcing e la tecnologia mobile che rendono sempre più difficoltoso tenere traccia di dove risiedono i dati dei clienti
  • La perdita di tempo e risorse che l’azienda si troverebbe ad affrontare se dovesse rispondere alla richiesta di un utente di mostrargli tutti i dati che lo riguardano