Entro la fine dell’anno gli editori presenti su Facebook potranno vendere abbonamenti tramite il servizio degli Instant Articles.

 

Zuckerberg porge la mano agli editori nel tentativo di riconquistarne il favore, rilanciando con un post su Facebook il già annunciato aggiornamento degli Instant Articles che permetterà l’attivazione di un servizio di abbonamento a giornali e riviste disposti a pubblicare contenuti direttamente sulla piattaforma.

 

 

 

La funzione sperimentale, testata entro fine anno con publisher statunitensi ed europei, è pensata per evitare che altri grandi testate abbandonino la piattaforma a causa della scarsa redditività, come hanno fatto Wall Street Journal, New York Times e Forbes. La pubblicità su Facebook da sola non basta agli editori; ecco perché il colosso di Menlo Park vuole offrire loro la possibilità di promuovere abbonamenti e sottoscrizioni per i contenuti presenti sugli Instant Articles.

La strategia fa parte del Facebook Journalism Project, un progetto che vuole porre le basi per un giornalismo di qualità, contro le fake news e per l’alfabetizzazione degli utenti. Nel progetto sono inclusi anche lo scambio con gli editori di una parte dei dati generati dai loro lettori quando interagiscono con i contenuti dei giornali su Facebook, la monetizzazione pubblicitaria con video e Instant Articles e, appunto, la promozione degli abbonamenti e dei contenuti a pagamento per i giornali presenti su Instant Articles.

 

Come funzioneranno gli abbonamenti Instant Articles

Dopo aver letto gratuitamente sul social un certo numero di articoli al mese, l’utente vedrà comparire il paywall, che gli permetterà di abbonarsi alla testata per continuare a leggere le notizie. Tra le ipotesi anche quella di facilitare la trasmissione dei dati dell’utente direttamente da Facebook al giornale, che a sua volta gestirebbe in totale autonomia la transazione economica con il lettore.

Nel suo post Zuckerberg parla della “responsabilità di creare una comunità informata” e del fatto che il social network “non può farlo senza giornalisti”. Nel post annuncia anche l’obiettivo di arrivare a mettere “il logo dell’editore di fianco ad ogni articolo su Facebook”, una novità della scorsa settimana decisa dopo “dialoghi con alcuni editori di tutto il mondo”.

Se vi state chiedendo a chi andranno i ricavi degli abbonamenti, Zuckerberg è pronto a rispondervi: totalmente agli editori. Facebook non prenderà nulla.