In nome della trasparenza pubblicitaria, Facebook ha deciso di mostrare agli utenti gli annunci a pagamento delle Pagine.

 

Rob Goldman, Vice Presidente del reparto interno a Facebook che si occupa degli annunci pubblicitari, ha pubblicato il 27 ottobre scorso una nota sul blog del social che sta suscitando discussioni e polemiche. Pare che entro la fine del 2018 sarà possibile per tutti gli utenti, semplicemente visitando una Pagina sul social, avere una panoramica di tutti i post a pagamento pubblicati dalla Pagina stessa su Facebook, Instagram e Messenger. In ogni tipologia di Pagina – figure pubbliche, editori, associazioni, amministrazioni pubbliche – comparirà il bottone View Ads, proprio per permettere agli utenti di visualizzare facilmente la cronologia delle inserzioni pubblicate.

Non si tratterà più di visualizzare nel News Feed annunci pubblicitari quando l’utente rientra nel pubblico target dell’inserzione; con questo aggiornamento di Facebook anche coloro che non sono direttamente investiti dalla sponsorizzazione potranno visionare le Ads, visitando una sezione specifica della Pagina che le ha create.

 

Ulteriore trasparenza per le inserzioni politiche

Il test inizierà in Canada a novembre e approderà in USA nell’estate del prossimo anno, in vista delle elezioni politiche di metà mandato previste per il 6 novembre 2018. Gradualmente ed entro la fine dell’anno prossimo, tutti i Paesi del mondo saranno abilitati.

Durante il test canadese si potranno visualizzare solo gli annunci attivi, ma una volta che la funzione sarà estesa agli Stati Uniti, Facebook renderà disponibile un archivio di annunci relativi alle elezioni federali 2018, affinché possano essere mostrati sia annunci attuali che storici.

L’archivio coprirà un periodo di quattro anni a partire dal lancio dello stesso. La funzione mostrerà i dettagli sugli importi totali spesi, il numero di persone raggiunte con la pubblicità, e le informazioni demografiche del target di ogni inserzione.

Gli inserzionisti di annunci politici dovranno richiedere a Facebook la verifica della propria identità con una documentazione approfondita, per evitare altri casi come il Russiagate durante la campagna di Trump per le presidenziali Usa 2016.

 

 

Quali sono i possibili effetti di questa funzione?

Questa trasparenza pubblicitaria che Facebook vuole imporre a tutte le Pagine è certamente un grande strumento messo a disposizione degli utenti, ma potrebbe minare la competitività delle aziende, le cui strategie di marketing sarebbero totalmente esposte agli occhi dei competitor. Vero risulta anche che in questo modo si incoraggia la produzione, da parte dei professionisti, di contenuti di qualità. Nell’attesa che lo strumento arrivi in Europa, abbiamo tutto il tempo per studiare nuove strategie.