Pubblicata l’analisi di ESET “Tendenze 2017: sicurezza a rischio riscatto”: attenzione ai ransomware delle cose, in crescita nel nuovo anno.

 

Il rapporto condotto da ESET presenta temi fondamentali per la sicurezza informatica sia delle aziende che degli utenti privati, introducendo le nuove minacce che potranno presentarsi nel 2017. Sulla base delle informazioni reperite dai laboratori ESET di tutto il pianeta, il rapporto indica chiaramente una nuova tendenza: il Ransomware delle cose (o Rot), ovvero la possibilità che i cybercriminali violino i dispositivi (in particolare quelli presenti nelle reti domestiche), chiedendo il pagamento di un riscatto per permettere agli utenti di ritornare ad utilizzarli “completamente”.

 

D’altra parte il team di ESET, già nello scorso novembre, aveva diffuso dati allarmanti sulla sicurezza dei ruoter casalinghi, sottolineando come il 15% di questi utilizzasse password molto deboli (o avesse ancora il nome utente “admin” di default) ed un altro 7% presentasse vulnerabilità del software di medio/alta gravità.

 

 

Il 2016 secondo ESET

 

Se il 2017 sarà l’anno dei Rot, è fuori di dubbio che lo scorso anno sia stato l’anno dei ransomware. Nel 2016 infatti, questo tipo di malware si è consolidato come una seria minaccia per tutti, dagli utenti privati alle aziende. Un numero sempre maggiore di utenti è caduto vittima di ransomware, virus informatici che, come sappiamo, chiedono un riscatto in cambio dello sblocco dei dati informatici. Ne è un chiaro esempio l’Italia, che nel 2016 ha registrato una vera e propria escalation di infezioni.

 

Il 2016, però, è stato anche l’anno dei trojan bancari, perennemente rilevati dalla telemetria di ESET, insieme ai grayware. Quest’ultimi sono una categoria particolare di software benevoli che, in determinate situazioni, potrebbero installare software non desiderati, cambiare il comportamento del dispositivo o addirittura effettuare delle attività non richieste e nemmeno approvate dall’utente.

 

Per non cadere vittima dei criminali informatici, le raccomandazioni sono le stesse: occorre aggiornarsi continuamente sulle nuove minacce, navigare online con la massima prudenza e dotare i propri dispositivi (fissi e mobile) di un software di sicurezza informatica adeguato alla situazione.