Come capire se i tuoi contenuti non funzionano (e come sistemare le cose)
3 sintomi possono indicare se i tuoi contenuti non stanno apportando nessun beneficio alla tua attività digitale.
“Marketing sano in Content sano”. Questo potrebbe essere l’adattamento di un vecchio motto al mondo del marketing digitale (e non). Infatti non c’è dubbio che i contenuti che proponiamo ai nostri utenti siano la spina dorsale delle nostre azioni: aumentare il traffico, affermare l’identità aziendale, distinguersi dai concorrenti e migliorare le conversioni sono solo alcuni benefici che si possono trarre da un buon contenuto.
Non a caso, una ricerca di HubSpot mostra come il content marketing superi l’advertising a pagamento nell’acquisizione dei lead e di come il 47% degli acquirenti consulti 3-5 articoli prima di procedere con un acquisto.
Ma come facciamo a sapere se i nostri contenuti sono davvero sani? Ci sono 3 campanelli d’allarme che possono dirci se i testi e il materiale che proponiamo ai nostri utenti sono in piena forma o se sono un po’ malaticci. Vediamo quali.
I numeri sui social
I social media possono essere un termometro molto importante per quanto riguarda l’efficacia dei nostri contenuti. Il traffico che arriva dai nostri articoli è in calo? I nostri post vengono condivisi spesso? All’engagement con i contenuti corrisponde un aumento della fan base?
La risposta a queste domande ci dirà la verità sul valore dei contenuti che produciamo.
L’effetto SEO
Google sa riconoscere un buon contenuto, questo è poco ma sicuro. Quindi, se il posizionamento dei nostri articoli subisce un calo e il traffico organico non corrisponde alle aspettative, molto probabilmente non stiamo proponendo materiale di qualità.
I numeri sul sito
Numero di conversioni, tempo di permanenza, bounce rate: tutte le metriche che troviamo su Analytics rappresentano la “cartella clinica” dei nostri contenuti e delle loro performance una volta che gli utenti li navigano.
Se questi numeri sono in calo, allora abbiamo un problema: un tempo di permanenza basso può voler dire che i nostri contenuti non sono interessanti, utili o genuini, mentre uno scarso tasso di conversione può essere sintomo di scarsa rilevanza.
Come rimettere i contenuti in salute
Se “gli esami” che abbiamo appena visto hanno dato brutte notizie, niente panico, possiamo ancora sistemare tutto.
- Rivedere la strategia social
Se i nostri contenuti social non funzionano, iniziamo a farci qualche domanda: a quale target ci stiamo rivolgendo e dovremmo rivolgerci? Il tono di voce aziendale è adatto? Quali canali sono più adatti per quello che proponiamo
Rispondiamo a queste domande e rimetteremo la nostra attività social in carreggiata.
- Ottimizzazione SEO
Se i nostri articoli si posizionano male o ricevono poco traffico, vuol dire che è il caso di rivedere il nostro approccio. Cominciamo col definire delle parole chiave pertinenti per il nostro target, dopodiché procediamo con la preparazione di contenuti che rispondano alle domande più frequenti del pubblico, senza però dimenticare gli ambiti di nicchia.
- Migliorare l’esperienza dell’utente
L’ultimo step riguarda l’impostazione dei contenuti. Innanzitutto proviamo a capire perché non funzionano, sempre partendo dallo studio del nostro pubblico di riferimento: i nostri testi sono utili alle persone? Sono troppo tecnici o troppo semplici? Sono troppo commerciali? Portano le persone dove vogliamo noi?
Riuscire a preparare un testo o un contenuto che sia informativo, di facile comprensione e che guidi gli utenti verso la conversione è la chiave per far fruttare tutti gli sforzi fatti.
Non siete sicuri di poter rimettere in forze i vostri contenuti da soli? Nessun problema, il nostro servizio di Web Marketing si occupa anche di copywriting e strategia digital, per far tornare efficace ogni testo!